convergere /kon'vɛrdʒere/ [dal lat. tardo convergere, comp. di con- e vergere "volgersi"] (io convèrgo, tu convèrgi, ecc.; pass. rem. convèrsi, convergésti, ecc.; non com. il part. pass. convèrso e quindi anche i tempi comp.). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [tendere, muovendo da punti diversi, verso un unico punto, spec. con la prep. in o assol.: strade che convergono tutte nel centro della città; raggi che convergono] ≈ confluire. ↔ allontanarsi (da), dipartirsi (da), divergere (da). 2. (fig.) [assol., essere rivolto a un medesimo fine: i nostri sforzi convergono] ≈ coincidere, collimare. ↔ contrapporsi, discordare, divergere. ■ v. tr., non com. 1. [volgere verso un punto: c. le luci] ≈ dirigere, indirizzare. ↔ deviare, distogliere. 2. (fig.) [volgere verso uno scopo, spec. con la prep. su del secondo arg.: c. gli sforzi sulla stessa iniziativa] ≈ concentrare, dirigere, finalizzare, indirizzare, mirare, tendere. ↔ divergere.