contrattura
s. f. [der. di contrarre; cfr. lat. contractura (in Vitruvio) «rastremazione»]. – 1. In genere, il contrarre, il contrarsi di muscoli, come sinon. meno com. di contrazione nel suo sign. generico: una c. involontaria delle labbra (D’Annunzio). 2. Con accezione più specifica, in medicina (dov’è distinta da contrazione), aumento del tono muscolare a carattere più o meno persistente e involontario; può essere di natura neurogena, per lesioni cerebrali o del midollo spinale (c. attiva), o conseguente ad affezioni dolorose dei nervi o delle articolazioni, che fanno assumere con meccanismo riflesso a un determinato segmento (arto, colonna vertebrale) l’atteggiamento più adatto per ridurre il dolore (c. passiva o riflessa o antalgica), oppure dovuta a fattori psichici, senza apprezzabili alterazioni del sistema nervoso (c. isterica).