contratto di soggiorno
loc. s.le m. Contratto di lavoro che consente a un cittadino extracomunitario di soggiornare e lavorare regolarmente in Italia. ◆ Immigrati, i Ds contro [Umberto] Bossi e [Roberto] Maroni: “La loro proposta sui contratti di soggiorno a termine ci spinge fuori dell’Europa”. (Foglio, 4 luglio 2001, p. 1, Prima pagina) • L’inchiesta della Guardia di Finanza (Gico) ha portato in carcere, ieri, 4 egiziani e 3 italiani, accusati di associazione per delinquere finalizzata a falsificare tutti i documenti dei «contratti di soggiorno» previsti dalla legge Bossi-Fini. (Paolo Biondani, Corriere della sera, 16 aprile 2004, p. 52, Cronaca di Milano) • Il cellulare del «datore di lavoro» squilla a vuoto. Solo, incapace di comunicare, inizialmente pensa di aver commesso qualche errore. Poi di solito è l’incontro con qualche connazionale a svelargli il raggiro. Scopre di non essere stato il primo. Disperato, entra a far parte dell’esercito dei braccianti a giornata reclutati dai caporali. E poiché la validità del nulla osta per il lavoro stagionale è subordinata alla sottoscrizione del contratto di soggiorno entro otto giorni dall’ingresso, in breve tempo diventa un clandestino. (Giovanni Maria Bellu, Repubblica, 30 ottobre 2007, p. 32, Cronaca).
Espressione composta dal s. m. contratto, dalla prep. di e dal s. m. soggiorno.