contrada
s. f. [lat. *contrata, der. di contra «contro», propr. «paese, o via, che sta di fronte»]. – 1. Ciascuno dei rioni in cui era anticamente divisa una città: dimorava in una c. chiamata Malpertugio (Boccaccio). Con questo sign. il termine è tuttora usato a Siena per indicare i 17 quartieri in cui la città si divide e che partecipano alla disputa del palio. 2. ant. o region. Strada di luogo abitato: uscivano i cittadini a furia armati dalle loro case, e per piazze e contrade correndo, minacciavano di far macello di Francesi (Botta); a Firenze indica, in partic., una via traversa che si dirama da una via principale. 3. ant. o letter. Regione, territorio: La fama che la vostra casa onora, Grida i segnori e grida la c. (Dante, con riferimento alla Lunigiana); In estranie contrade Pugnano i tuoi figliuoli (Leopardi); alle belle contrade Qual ne venne straniero a far guerra (Manzoni). ◆ Pegg. contradàccia.