contorno
contórno s. m. [der. di contornare]. – 1. a. Linea o complesso di linee che limitano e circoscrivono un’immagine, una figura: un disegno dai c. sfumati; le file d’automezzi laggiù erano una massa di forme imprecise con c. luminosi, perse in quella nebbia color latte (Gianni Celati); riferito a persona, l’insieme dei tratti, dei lineamenti: presentava la perfezione dei c. delle statue greche (Guerrazzi); un volto dai c. delicati. b. Linea perimetrale: un’isola a c. frastagliati. c. In matematica, c. (o frontiera) di una figura geometrica o, più in generale, di un insieme I di punti, è l’insieme dei punti P né interni né esterni a I, cioè tali che in ogni intorno, sia pur piccolo, di P cadono sia punti appartenenti a I sia punti non appartenenti a I (e diversi da P). C. apparente di una superficie o di un solido rispetto a un punto è la linea formata dai punti nei quali le rette tangenti (o radenti) uscenti dal punto incontrano il corpo. d. In numismatica, parte delle monete compresa tra gli orli del diritto e del rovescio, che ne rappresenta lo spessore; vi sono impressi, a rilievo o a incavo, segni, scannellature, leggende, per impedire che la moneta sia tosata o diminuita di parte del metallo, per l’intero giro del disco, a scopo di lucro. 2. Ciò che sta intorno a una persona o a una cosa. In partic.: a. Gruppo di persone che attorniano temporaneamente o solitamente qualcuno: s’era radunato intorno a lui un c. di curiosi; è sempre circondato da un c. di adulatori. b. Luoghi circonvicini, dintorni, adiacenze: la gente dei c.; uomo di molta autorità, presso i suoi, e in tutto il c. (Manzoni); nel c. di casa mia (Leopardi). c. Verdure o legumi, variamente preparati, che si mangiano insieme con la carne o col pesce: lesso con c. di spinaci; agnello con piselli per contorno; prendo solo la sogliola, senza contorno.