contendibile
agg. In economia, relativo a società che può essere acquisita sul mercato in regime di libera concorrenza. ◆ a gennaio, con l’euro in tasca, cadrà un’altra barriera psicologica, diventerà sempre più naturale cercare nel mercato europeo le economie e le imprese, private e contendibili, in cui investire i propri risparmi. (Franco Debenedetti, Stampa, 18 agosto 2001, p. 26, Società e Cultura) • L’apertura dei mercati finanziari presenta infatti molti vantaggi, ma mette a rischio la nazionalità delle grandi imprese contendibili: nulla di male quando sono solamente i pacchetti azionari a spostarsi; un problema rilevante, soprattutto per le aree deboli, quando insieme con i pacchetti azionari si spostano anche i centri nevralgici delle imprese, facendo svanire una fonte vitale di stimoli, competenze e interrelazioni. (Umberto Bertelè, Sole 24 Ore, 21 marzo 2004, p. 1, Prima pagina) • La società resta controllata dalla famiglia, dunque non è contendibile. Il mercato delle scaffalature si muove sull’onda del boom della logistica e in Italia vale 350 milioni, ma è polverizzato. (Alessandra Puato, Corriere della sera, 31 marzo 2008, p. 20, Economia).
Derivato dal v. tr. contendere con l’aggiunta del suffisso -ibile.
Già attestato nella Repubblica del 3 marzo 1992, p. 12, Commenti (Francesco Saja).