contante
agg. e s. m. [part. pres. di contare nel sign. di «valere»]. – Denaro c., moneta c., soldi c., e più spesso contanti s. m. pl., denaro effettivo, cioè costituito da monete e biglietti di banca: comprare, pagare, vendere in contanti (anche a, per contanti), versando o riscuotendo la somma subito e in denaro effettivo (non cioè con pagamento dilazionato, a rate, o con assegni, con carte di credito, ecc.); ha tutto il suo patrimonio in contanti, in moneta; questo chiamava un comprarsi gl’impicci a contanti (Manzoni); con valore collettivo, anche contante s. m. sing.: avere bisogno di contante; fig., dare, spacciare, prendere una cosa per contante, per vera. Nel linguaggio comm. e finanziario: vendita a contanti, quella che consente al compratore, per il pagamento del prezzo, un termine variabile da 15 a 30 giorni dalla data della fattura; contanti a giorni, clausola con cui, nelle operazioni di compravendita, si conviene che il pagamento del prezzo e la consegna delle merci avvengano entro un termine massimo di dieci giorni.