contabilita
contabilità s. f. [dal fr. comptabilité; v. contabile]. – 1. Disciplina che studia ed enuncia le leggi del controllo nel campo dell’amministrazione economica di un’azienda. C. di stato, la scienza che studia l’organizzazione finanziario-contabile dello stato e le norme che regolano la gestione amministrativa dello stesso, stabilendone i relativi controlli e la formazione dei bilanci. 2. La tenuta delle scritture dei fatti di gestione, e l’insieme di queste, o anche, più genericam., serie di operazioni contabili relative a determinate attività dell’azienda: impostare, chiudere la c.; c. aziendale; c. generale, c. speciali (del personale, del magazzino, dei clienti e fornitori, ecc.); tenere la c. della ditta, dello stabilimento; c. dei lavori, quella che ha per oggetto l’accertamento e la registrazione di tutti i fattori costituenti spesa per l’esecuzione di un’opera, soprattutto quando questa sia eseguita per conto dello stato o di un ente pubblico; c. dei reparti, nell’esercito; ufficio di c., e spesso assol. contabilità, l’ufficio che sovrintende alle scritture contabili: assegnare un impiegato alla c.; sottufficiale di contabilità. C. nazionale (o sociale), insieme coordinato di conti (detto anche bilancio economico nazionale, sistema dei conti economici nazionali o macrocontabilità) destinati a rilevare le transazioni economiche poste in essere – generalmente in un anno – dalle unità economiche di un dato paese, e quindi a permettere di determinare le principali grandezze economiche (reddito, consumo, investimento, importazioni, esportazioni, ecc.) e le loro interdipendenze. 3. Sistema di scritture contabili, ossia sistema di scritture delle operazioni amministrative, che portano alla conoscenza di dati economici, finanziarî, patrimoniali: c. manuale, automatizzata, computerizzata, a seconda di come viene eseguita.