consigliere
consiglière (ant. consiglièro) s. m. (f. -a) [dal fr. ant. conseillier, che è il lat. consiliarius]. – 1. Chi consiglia, persona a cui si ricorre occasionalmente oppure abitualmente per consiglio: mi ha scelto per suo c.; essere un buon, un cattivo c.; fig.: la fame è una cattiva c.; lo spavento è mal consigliero, perché fa velo al giudizio (Botta). 2. a. Membro di un consiglio come organo collegiale, quindi titolo e grado di taluni uffici pubblici: c. di stato, membro del Consiglio di stato; c. di prefettura, funzionario di grado intermedio tra prefetto e segretario; c. di cassazione, d’appello, magistrato ordinario che ha titolo, in base all’ordinamento giudiziario, a esercitare le sue funzioni nella Corte di cassazione, o nelle Corti di appello; c. comunali, c. provinciali, i membri elettivi rispettivam. del consiglio comunale e provinciale. C. di legazione, in una rappresentanza diplomatica, il funzionario di grado più elevato dopo il capo missione, destinato in sua assenza a reggere l’ufficio diplomatico, assumendo il titolo di «incaricato d’affari». Assol., consigliere, qualifica di funzionarî della carriera direttiva statale. b. In varie amministrazioni private, chi assiste il presidente: c. delegato, lo stesso che amministratore delegato; c. di amministrazione, membro di un consiglio di amministrazione. c. Anticam., giurista a cui il giudice, secondo un’antica prassi, chiedeva il parere sulla decisione di una causa. 3. ant. In marina, aiutante del pilota che sulla nave aveva funzione analoga a quella che ha oggi l’ufficiale di rotta. Nelle galee, ufficiale che aveva in custodia le carte nautiche e la bussola e assisteva il capitano in circostanze difficili della navigazione.