conseguire
v. tr. e intr. [lat. consĕqui «seguire, ottenere», comp. di con- e sequi «seguire»] (io conséguo, ecc.). – 1. tr. a. Ottenere, raggiungere: c. un fine, un premio, una vittoria, la laurea, la promozione, la gloria, la felicità. b. non com. Realizzare, soddisfare: c. un desiderio, un disegno, un proposito; la tua dimanda non ti verrà conseguita per nessun modo (Leopardi). 2. intr. (aus. essere) Derivare, risultare come conseguenza, nell’ordine dei fatti o del ragionamento: ne conseguirono guerre, devastazioni e stragi; da queste premesse consegue che voi avete torto; anche con compl. di termine: cominciò ad essere amica della tirannide, per un poco di utilità che gliene conseguiva (Machiavelli). 3. tr. e intr., ant. Seguitare, proseguire: per c. la nostra Storia (G. Villani); conseguendo da quella parte è Santa Maria Maggiore (G. Villani). ◆ Part. pres. conseguènte, anche come agg. e s. m. (v. la voce).