conscio
cònscio agg. e s. m. [dal lat. conscius, comp. di con- e del tema di scire «sapere»] (pl. f. -sce o -scie). – 1. agg. Consapevole, che ha conoscenza di una cosa: Compagna del suo gemito, Conscia de’ suoi misteri (Manzoni); spesso all’ore tarde, assiso Sul c. letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai ... (Leopardi); in partic., di persona che ha coscienza dei proprî atti, delle proprie qualità e sim.: è conscia della propria debolezza, della propria forza morale; sono c. del male che ho fatto. 2. s. m. In psicanalisi, zona della psiche nella quale si esplica l’attività razionale e consapevole dell’individuo (spesso direttamente contrapp. all’inconscio). ◆ Avv. consciaménte, consapevolmente, con coscienza: ha fatto consciamente le sue scelte.