conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.; ho fatto c. con il direttore; dicono e predicono che la perfezione dell’uomo consiste nella c. del vero (Leopardi); venire a c., acquistare c. di una cosa, apprenderla, averne notizia: non è ancora venuto a c. della situazione; giungere a c. (di qualcuno), essere appreso: la notizia del fatto non è ancora giunta a sua conoscenza. Copia per c., copia conforme di una lettera o di una comunicazione ufficiale che viene inviata a persona o ufficio o ente diversi dal destinatario diretto, in quanto si ritenga abbia interesse o diritto a conoscerne il contenuto; la lettera viene in tal caso intestata con i nomi di tutti e due i destinatarî, premettendo all’indirizzo del secondo la formula abbreviata «e p. c.» (= e per conoscenza). b. Il conoscere, come presenza nell’intelletto di una nozione, come sapere già acquisito: non ha la minima c. delle norme della circolazione; la nostra c. della natura è molto limitata; essere a c., avere c. di una cosa, saperla: sono a c. di tutti i particolari; ho perfetta c. di ciò che debbo fare; il fatto non è a mia c., non è da me conosciuto; è persona di mia c., che io conosco. Nel linguaggio banc., per c. della firma, formula che un garante appone, insieme con la propria firma, a tergo di un assegno bancario per attestare, di fronte alla banca, l’autenticità della firma della persona che deve riscuotere. 2. Facoltà, capacità di conoscere, d’intendere: il malato ha perso la c.; serbare, riprendere, riacquistare la c.; tutta morta Fia nostra conoscenza da quel punto Che del futuro fia chiusa la porta (Dante). In partic., teoria della c. (detta anche gnoseologia), ramo della filosofia che indaga sui valori e i limiti della facoltà di conoscere. 3. concr. Persona che si conosce e con cui si ha qualche familiarità: è una mia vecchia c.; ha molte c. al ministero; scherz. o iron.: è una vecchia c. della questura, di un colpevole recidivo.