congiurare
v. intr. [dal lat. coniurare, comp. di con- e iurare «giurare»] (aus. avere). – 1. Fare, ordire una congiura: c. contro lo stato, contro il governo, contro il tiranno; un gruppo di anarchici congiurarono di assassinare il re. Per estens., accordarsi ai danni di qualcuno: le ditte concorrenti congiuravano per fargli perdere la clientela; scherz., gli amici avevano congiurato di farlo restare a cena con loro. In usi fig., riferito a cose, essere contrario, essere sfavorevole: pare che anche il tempo congiuri contro di noi per non lasciarci partire; tutto congiura alla mia rovina. 2. ant. Giurare insieme: congiurarono con solenne voto, all’usanza loro, che non ritornerebbero dalla battaglia se non vincitori (Serdonati). 3. tr., poet. ant. Chiamare, evocare, costringere con scongiuri magici: Ver è ch’altra fiata qua giù fui, Congiurato da quella Eritón cruda Che richiamava l’ombre a’ corpi sui (Dante). ◆ Part. pass. congiurato, anche come agg. e sost. (v.).