confiteor
confìteor s. m. [verbo lat., 1a pers. sing. del pres. indic. di confiteri «confessare» (quindi: «io confesso»), parola iniziale nel testo latino]. – Formula liturgica di confessione generica di colpa, fissata nella forma attuale dalla riforma di Pio V, recitata nella messa prima dell’introito e anche nell’amministrazione dei sacramenti della penitenza e dell’unzione degli infermi: dire, recitare il c. (e s’intende non solo quello in latino, ma anche quello in traduz. ital., che comincia con la parola «confesso»); fig., dire o recitare il c., pentirsi d’una colpa, riconoscersi colpevole. Nella odierna liturgia della messa, ha assunto il nome di atto penitenziale.