confetto2
confètto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Piccolo dolce formato da un nucleo centrale di mandorla, pistacchio, nocciola, ecc., rivestito da uno strato di zucchero più o meno spesso e talvolta colorato (questo rivestimento si ottiene facendo rotolare nello zucchero i nuclei, bagnati con sciroppo denso, entro speciali recipienti di rame, detti bassine, rotanti intorno a un asse inclinato); se ne fa largo uso spec. in occasione di matrimonî, durante i quali vengono offerti ad amici ed invitati; di qui la locuz. fig. mangiare i c., festeggiare le nozze: quando si mangiano i c.?, allora a quando i c.?, quando vi sposerete? 2. fig. scherz. Sasso, proiettile, grosso chicco di grandine, ecc., spec. in grande quantità: tiravano certi c.!; piovono confetti. 3. Preparazione farmaceutica solida in cui il farmaco è sciolto o miscelato in zucchero o racchiuso da uno strato zuccherino. 4. ant. Al plur. o al sing. collettivo, dolciumi in genere: con alquanto di buon vino e di confetto il riconfortò (Boccaccio). ◆ Dim. confettino; dim. o spreg. confettùccio; accr. confettóne; pegg. confettàccio (anche come sinon. di coriandolo, nel sign. 2).