conduzione
conduzióne s. f. [dal lat. conductio -onis, der. di conducĕre «condurre»; «prendere in affitto»]. – 1. Il condurre, ma solo in partic. accezioni, come per es. il far funzionare un organo meccanico, soprattutto un generatore di vapore o di calore: la c. delle caldaie. 2. Trasmissione, propagazione: a. In fisica, c. termica, uno dei modi con cui il calore si trasmette ai corpi, non accompagnato da movimento di materia, e spiegabile con una trasmissione di energia tra molecole contigue; c. elettrica, passaggio di cariche elettriche da un punto a un altro di un mezzo conduttore sotto l’azione di un campo elettrico; c. di tipo elettronico, quella dei conduttori propriamente detti, cioè i metalli, nei quali la corrente è costituita dal moto di scorrimento di elettroni (elettroni di c.); c. per elettroni e c. per lacune, quella dei semiconduttori, fornita da atomi del semiconduttore o da atomi di impurità; c. ionica, fenomeno per cui la corrente è costituita dal movimento di ioni oltreché di elettroni, osservabile, ad alte temperature, in talune sostanze cristalline. b. In fisiologia, il propagarsi dell’eccitamento da un punto all’altro di una fibra nervosa o del tessuto specifico del cuore, detto appunto tessuto di conduzione. Afasia di c., varietà di afasia attribuita all’interruzione di presunte vie di collegamento tra la zona acustica e la zona motoria della fonazione. 3. Il tenere in locazione o in affitto: c. di un appartamento, di un’azienda.