condire
v. tr. [dal lat. condire, di etimo ignoto] (io condisco, tu condisci, ecc.). – 1. Rendere più saporito e più sostanzioso un cibo con l’aggiunta di sostanze adatte (dette appunto condimenti): c. i maccheroni col sugo; c. il radicchio, l’insalata (con sale, olio, aceto, ecc.). 2. fig. a. Abbellire, rendere più gradevole o meno spiacevole: ha condito il suo discorsetto con molti fiori retorici; Sai che ... ’l vero condito in molli versi I più schivi allettando ha persuaso (T. Tasso); anche iron.: c. le lodi con qualche stoccatina; con valore più generico: queste ultime parole io le condii d’un discreto sapore d’ironia (I. Nievo). b. ant. o raro. Conciare, ridurre in cattivo stato: l’ha condito come meritava. ◆ Part. pass. condito, anche come agg. e s. m. (v. la voce).