condaghe
s. m. [dal gr. tardo κοντάκιον «volume, scritto, opera», propr. una striscia di carta avvolta intorno a un’asticciola di legno, der. di κοντός «palo, pertica»; cfr. contacio] (pl. -ghi). – In Sardegna, durante il medioevo, registro o codice in cui chiese e monasteri trascrivevano gli atti riguardanti il loro patrimonio, e la descrizione delle proprietà.