concupiscibile
concupiscìbile agg. [dal lat. tardo concupiscibĭlis, der. di concupiscĕre «bramare»], letter. – Che può essere oggetto di desiderio; atto a eccitare la concupiscenza: le cose c.; si presentavano alla sua fantasia corpi c. di donne. Con senso attivo, appetito c., tendenza dell’anima verso ciò che le si presenta come piacere (per es. verso la felicità, l’amore, ecc.); in partic., il desiderio sessuale: per non destare nel c. appetito del giovane alcuno inchinevole disiderio (Boccaccio). Nella filosofia platonica, anima c. (ἐπιϑυμία), la meno nobile delle tre facoltà o funzioni dell’anima (razionale, irascibile e concupiscibile), effetto dell’incarnazione dell’anima nel corpo; questa tripartizione dell’anima è simboleggiata nel Fedro in una biga alata, il cui auriga (la ragione) guida i due cavalli, uno di razza generosa (l’anima irascibile), l’altro di razza inferiore (l’anima concupiscibile).