concio2
cóncio2 s. m. [der. di conciare]. – 1. tosc. Letame, concime naturale: Tra poco al campo porteranno il concio Tiepido e nero (Pascoli); con senso spreg., buono a far concio, detto di persona buona a nulla o di roba da buttar via. 2. ant. a. Ordine, assetto, spec. nelle locuz. mettere o porre in c., apparecchiare, preparare, mettere in assetto, essere in c., essere in ordine, in assetto, o anche in procinto, venire in c., venire a proposito (dal sign. generico di «preparare, mettere in assetto» che ebbe il verbo conciare): non essendo i Perugini in c. da potere riparare a’ nimici (M. Villani); veggendo l’Angiulieri in c. di cavalcar (Boccaccio). b. Accordo, pace, conciliazione (dal sign. di «mettersi d’accordo» che ebbe anticam. il verbo acconciarsi).