con2
cón2 prep. [lat. cŭm]. – Esprime relazioni molteplici. Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dar luogo a prep. articolate: col (o con il), collo (più com. con lo), colla (più com. con la), coi (o con i; tosc. e letter. co’), cogli (più com. con gli), colle (più com. con le). Sono ormai pedanteschi i composti meco, teco (con me, con te) e antiquati nosco, vosco (con noi, con voi), che risalgono al lat. mecum, tecum, ecc.; anche seco, con sé, è di uso limitato e per lo più letter. 1. Il rapporto più comunem. espresso è quello di compagnia, unione: vengo con te; s’è trattenuto con gli amici; caffè col latte, arrosto con piselli; indica perciò anche, più genericamente, relazione: è sposato con una tedesca; ho parlato con la maestra; va d’accordo con chiunque; sii affabile con lui. Spesso, esprimendo relazione, è sinon. di verso o di contro: essere giusto con tutti; esser pietoso con i mendicanti, combattere coi nemici, prendersela con la sorte. Indica, in un senso molto generico, possesso in frasi quali: casa con giardino, vettura con sei posti, impiegato con scarso stipendio (in quanto possono risolversi in espressioni col verbo avere: casa che ha un giardino, vettura che ha sei posti, ecc.), finestra con persiane (cioè fornita di persiane). Altre volte, spec. parlando di vesti e di oggetti che si portano, con corrisponde ad «avendo, portando, tenendo in mano» e sim.: si presentò col cappello in testa; va ancora coi calzoni corti; comparve con un bel canestro di frutta. Quando esprime compagnia, è spesso rafforzato da insieme: è uscita insieme col fidanzato; abita insieme coi fratelli. Talvolta contrapposto esplicitamente a senza, e in questo caso per lo più si tralascia la ripetizione del nome: puoi stare con la giacca o senza. Tra la prep. e il complemento, possono frapporsi determinazioni di luogo: esco sempre con in tasca due o tre fazzoletti; una busta con dentro poche banconote. 2. Può esprimere inoltre: a. Mezzo o strumento: legare con una fune, leggere con gli occhiali, avvertire con un telegramma, curare coi medicinali solfamidici, arrivare col treno, estrarre i chiodi con le tenaglie. b. Modo o maniera: studiare con impegno, parlare con calma, agire con prudenza, rispondere con garbo; spec. per indicare atteggiamenti del corpo o disposizioni d’animo: Questi resurgeranno del sepulcro Col pugno chiuso, e questi coi crin mozzi (Dante); stare con le braccia incrociate, con le mani in tasca; si presentò con la faccia spaurita; lo guardava con certi occhi stralunati; accogliere con sospetto, guardare con invidia. c. Qualità: un vecchio con le spalle curve, un gatto col pelo grigio; scarpe col tacco alto. d. Causa: con quella sua salute c’è da sperar poco; con la crisi attuale il commercio è in ribasso; anche, in usi più propriam. colloquiali, come equivalente della locuz. «a causa di»: non ho chiuso occhio stanotte con questi benedetti denti (a causa, cioè, del mal di denti). e. Comparazione: confrontarsi con qualcuno; non vorrai paragonare la mia vita con la tua! f. Circostanze accessorie, spec. con riferimento al tempo, al clima, al momento della giornata e sim.: le rondini se ne vanno coi primi freddi; bisogna essere matti ad andare in giro con questo sole; levarsi con l’alba; mettersi in cammino col chiaro. 3. In complementi di limitazione: con gli studi va di male in peggio; come va con la salute? Nell’uso fam. ha spesso valore avversativo o concessivo, di «malgrado, nonostante»: con tutto il suo coraggio, è dovuto scappare; con tanti debiti che ha, pretende di fare il signore; con quella faccia rubiconda, sostiene di essere malato. 4. Nella terminologia del canottaggio le espressioni abbreviate (calcate dall’inglese) due con, quattro senza e sim., indicano le imbarcazioni con due rematori e timoniere, con quattro rematori senza timoniere, ecc.