comprensione
comprensióne s. f. [dal lat. comprehensio -onis]. – 1. a. letter. L’atto e la facoltà di comprendere con l’intelletto, di far propria una nozione: la c. delle idee, dei concetti universali; misteri che superano la c. umana. b. Più spesso, il comprendere l’animo e i sentimenti di una persona, rendendosi conto delle circostanze e dei motivi delle sue azioni, e provando insieme un senso di indulgenza: mostrare, avere c. per qualcuno, per il suo stato; non hai la minima c. per lui; mancanza di c.; c. reciproca, capacità di comprendersi a vicenda e di compatire le debolezze e i difetti l’uno dell’altro. 2. a. L’insieme degli elementi che costituiscono un’idea, l’accezione di un vocabolo. b. Nella logica formale, il complesso delle determinazioni o «note» di un concetto; essa è tanto maggiore, quanto più ricco e determinato è il contenuto del concetto, e cioè quanto più esso si avvicina all’estrema concretezza dell’individualità; è perciò sinon. di intensione e l’esatto inverso dell’estensione.