completista
s. m. e f. Chi affronta ciò di cui si occupa in modo completo, non parziale. ◆ [Giampaolo] Pansa non ama l’etichetta di «revisionista», preferisce definirsi un «completista», perché la sua ricerca nasce proprio dal recupero di fonti e testimonianze dei «vinti di Salò» a lungo rimosse. (Stampa, 1° novembre 2003, Tuttolibri, p. 2) • Cos’ha spinto un uomo che si riconosce nell’Italia del 25 aprile a occuparsi dell’altra metà del cielo? «è la risposta a una serie di domande che mi ponevo già da ragazzo sui partigiani. [...] Come storico mi definirei un completista. Anche revisionista. E non solo perché sono un ammiratore di Renzo De Felice: è che non mi piacciono gli storici che hanno il salame sugli occhi, gli storici dimezzati» [Giampaolo Pansa intervistato da Antonio Di Giacomo]. (Repubblica, 25 aprile 2004, Bari, p. XI) • [tit.] [Giampaolo] Pansa, un «bambino di guerra» / Storico «completista» narra i fatti accaduti da una parte e dall’altra [testo] [...] «Uno storico dilettante» si è definito Pansa; e comunque uno storico cui non spiace essere etichettato come «revisionista» perché la «Storia non si scrive una volta sola, ma è soggetta a continue riletture». Uno storico, anzi, per il quale ha coniato il neologismo di «completista», ossia di colui cioè che narra i fatti che sono accaduti. Da una parte e dall’altra. (Betty Zanotelli, Arena, 5 dicembre 2005, p. 43, Cultura).
Derivato dall’agg. completo con l’aggiunta del suffisso -ista.