compendio
compèndio s. m. [dal lat. compendium, der. di pendĕre «pesare», propr. «risparmio» di denaro, e quindi anche di tempo in un lavoro]. – 1. a. Riassunto, esposizione sommaria, sintesi; come titolo di opere, indica sia un testo che riduce in breve una o più opere d’altro autore, esponendone gli elementi e argomenti essenziali, sia un breve e succinto trattato di qualsiasi scienza: fare, scrivere un c.; c. di istituzioni di diritto civile; c. di filosofia morale; c. di storia. b. Locuz. avv. in compendio, in breve, in succinto, limitandosi ai fatti o argomenti di maggiore importanza: esporre in c. il risultato di laboriose ricerche; mi raccontò in c. tutta la sua vita. c. fig. Di persona, o più comunem. di cosa, considerata come sintesi di qualità o elementi diversi: l’uomo è spesso un c. di virtù e di debolezze; la vita è un c. di gioie e di dolori. 2. In epigrafia e paleografia, sinon. di abbreviazione. 3. Nel linguaggio giur., il complesso dei diritti e degli obblighi, considerati come una universalità di diritto, che costituiscono l’eredità; l’insieme dei beni ereditarî. ◆ Poco com. il dim. compendino, gli spreg. compendiùccio e compendiòlo, e il pegg. compendiàccio.