comecche
comecché (o 'cóme che'; meno corretto comeché) cong., ant. o letter. – Benché, quantunque, seppure: Tenendo l’altra sotto gravi pesi, Come che di ciò pianga (Dante); entrai nello spedale, nel quale, comech’ogni stanza ch’io vidi mi paresse degna di lode, la cucina nondimeno mi parve meravigliosa (T. Tasso); in qualunque modo, comunque: come che il fatto s’andasse (Boccaccio); ant., dovunque, in qualsiasi parte: Novi tormenti e novi tormentati Mi veggio intorno, come ch’io mi mova E ch’io mi volga, e come che io guati (Dante).