colta
còlta s. f. [der. di cogliere, part. pass. còlto], raro o ant. – 1. a. L’operazione del cogliere la frutta o raccogliere i prodotti del suolo: la c. delle fragole, dei piselli; ortaggi (fagiolini, spinaci, ecc.) di prima c., quelli che si raccolgono per la prima volta nella stagione, e sono perciò i più pregiati e costosi. b. Il periodo in cui si fa un particolare raccolto: è adesso la c. delle pere. 2. a. Acqua raccolta per far andare un mulino. b. Il luogo stesso dove si raccoglie. 3. a. Raccolta, ammasso, in genere. b. Raccolta di denaro, colletta: intendeano a fare c. di moneta (M. Villani). c. Nel medioevo, censo in denaro o in natura imposto su tutti i servi della gleba, uomini e donne, al raggiungimento di una certa età, pagabile ordinariamente in un dato giorno dell’anno e straordinariamente in occasione di avvenimenti nella famiglia del signore. Nell’età moderna, nome di varî tributi per lo più ordinarî, reali o personali, e spec. dell’imposta sui terreni. 4. Locuzioni: non com., di colta, di prima c., sùbito, alla prima; dar di c. alla palla e sim., batterla prima che rimbalzi; ant., di c. o di sbalzo, in un modo o nell’altro; ant., far colta, cogliere nel segno.