colombaia
colombàia s. f. (ant. colombara, e anche colombàio m.) [lat. columbarium]. – 1. Costruzione destinata all’allevamento dei colombi e costituita da un complesso di piccoli vani, ciascuno dei quali può contenere un nido, ricavati sia nello spessore dei muri, come avviene in molte vecchie costruzioni rurali, sia in appositi impianti, che prendono spesso l’aspetto di piccole torri isolate o rialzate sulle coperture di un edificio maggiore; i nidi (scodelle di terracotta rivestite di fieno e lana) occupano le pareti interne di un unico ambiente senza finestre e in comunicazione con l’esterno attraverso piccole aperture per il passaggio dei volatili. 2. fig. a. Locuzioni: tirare sassi (o sassate) in c., alla propria c., fare o dire cosa che rechi danno a sé stesso e a proprî amici o compagni (più com., oggi, in piccionaia); sviare la c., allontanare gli avventori. b. scherz. L’ultimo piano d’un caseggiato alto: stare, abitare in c., in una c. (anche in questo senso, più com. piccionaia).