collusione
colluṡióne s. f. [dal lat. collusio -onis, der. di colludĕre «colludere»]. – 1. Nel diritto, ogni intesa clandestina fra due o più persone per conseguire un fine illecito, mediante il tradimento della fiducia o l’elusione dell’attività legittima di terzi (commette collusione, per es., il patrocinatore o il consulente tecnico che arrechi danno agli interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata, accordandosi con la parte avversaria, o chi, mediante illeciti accordi, impedisca o turbi la gara degli incanti, pubblici o privati): un caso clamoroso di c. tra l’avvocato e la parte avversa. 2. estens. a. Intesa segreta e fraudolenta tra esponenti politici o pubblici amministratori e malavita organizzata: la c. tra mafia e politica. b. Intesa contingente, sul piano tattico, di partiti politici, di forze economiche o di organizzazioni sociali, che pur sono opposte sul piano programmatico: ci fu una c. imprevista tra un sindacato e gli imprenditori.