collocazione
collocazióne s. f. [dal lat. collocatio -onis]. – 1. Il collocare, collocamento: la c. delle parole nel discorso. 2. L’essere collocato, il luogo e il modo in cui una cosa è collocata: questa è la sua giusta c. (per es., di un quadro); la c. dei mobili nel salotto è indovinata; di libri o manoscritti, nelle biblioteche o archivî, anche la segnatura che ne rende possibile la ricerca, indicando con riferimenti topografici convenzionali il preciso luogo in cui essi sono custoditi: la c. del volume richiesto è H.VII.15. 3. Riferito a persone, occupazione, impiego: si è appena diplomato ragioniere e ha già trovato una buona c. (ma più com. collocamento o sistemazione); con sign. più partic. e più recente, il posto che una persona occupa in un ambiente di lavoro o in un contesto sociale (e in questo secondo caso può dirsi anche di famiglie o gruppi), soprattutto in relazione alla funzione svolta e ai compiti assegnati, in frasi come aver trovato, o non trovare, la propria giusta c., e sim. Con riferimento a partiti, correnti, movimenti, la posizione che ciascuno di essi occupa nello schieramento delle forze politiche, anche con riguardo agli orientamenti prescelti e al ruolo esercitato: c. politica, c. a destra, a sinistra. 4. Di titoli e risparmî, piazzamento, investimento.