collettivo2
collettivo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Associazione di contadini che, in vista d’interessi comuni, costituiscono, nei contratti per l’esercizio dell’agricoltura, la parte che si assume l’obbligo della coltivazione, organizzandosi per la divisione del lavoro con un capo eletto dagli associati stessi. Può esprimersi o nella forma dell’affittanza collettiva, se il gruppo si assume interamente il rischio della gestione, pagando al titolare del fondo il solo canone d’affitto (ma di seguito sono subentrate nelle affittanze collettive radicali trasformazioni con passaggio dalla conduzione unita alla conduzione divisa, per la quale viene assegnato a ciascun associato un appezzamento del fondo collettivamente affittato); o nella forma della compartecipazione collettiva, se il gruppo divide con il concedente il prodotto della coltivazione. 2. Nel linguaggio polit., insieme di persone aderenti a un’organizzazione, a un gruppo, a un partito, a una corrente ideologica, che si riuniscono per discutere collegialmente problemi d’interesse comune: c. autonomo, c. democratico, c. studentesco; la riunione del c.; i c. femministi degli anni Settanta. Per estens., la riunione stessa: tenere un collettivo. 3. Nel ling. sportivo, il complesso degli appartenenti a una squadra, soprattutto con riferimento al loro affiatamento.