collasso
s. m. [dal lat. scient. collapsus, formato sul lat. class. collapsus, part. pass. di collabi «cadere»]. – 1. Sindrome d’insufficienza cardio-circolatoria acuta, caratterizzata da forte diminuzione della pressione arteriosa per paralisi dei vasi precapillari e diminuzione della portata cardiaca; si manifesta con pallore, indebolimento del polso, perdita o obnubilamento della coscienza, raffreddamento delle estremità, ecc. Può essere causata da gravi stati tossici e infettivi (in cui le tossine circolanti danneggiano direttamente le pareti dei piccoli vasi, oppure le ghiandole surrenali, che partecipano alla regolazione del tono vasale), da gravi e rapide emorragie (c. emorragico), da riflessi vasodilatatori (c. riflesso), da gravi turbamenti del ritmo del cuore (c. cardiaco), ecc. 2. Afflosciamento, svuotamento di un organo o sua parte: c. polmonare, quello che si ha nel pneumotorace spontaneo o provocato. 3. fig. Calo improvviso che determina uno stato di grave crisi: la produzione automobilistica, l’economia nazionale ha avuto un c., potrà subire un grave collasso. 4. Difetto, consistente in uno schiacciamento delle fibre, che si verifica talvolta in alcuni legnami tagliati (quercia, faggio, eucalipto) quando vengono essiccati in forno. 5. Nella scienza delle costruzioni, si dice che una struttura entra in c. statico quando essa non è più in grado di resistere al sistema delle forze esterne. 6. In astrofisica, c. gravitazionale, o assol. collasso, di una stella o, genericamente, di un sistema materiale in equilibrio radiativo, è la situazione in cui le azioni attrattive gravitazionali interne non sono più equilibrate dalla pressione di radiazione a causa di una minore efficienza dei processi di irraggiamento (per le stelle, reazioni termonucleari) e si ha una rapida contrazione delle dimensioni, sino al passaggio della materia nel cosiddetto stato degenere, nel quale, venendo meno le normali strutture atomiche, si ha un enorme addensamento delle particelle subatomiche, e, quindi, uno straordinario aumento della densità, accompagnato, nel caso di una stella giunta alla fase finale della sua evoluzione, dalla emissione di un’enorme quantità di energia sotto forma di radiazioni gravitazionali ed elettromagnetiche o di parte del materiale che costituisce la stella: risultato finale di tale processo potrebbe essere la formazione, a seconda del valore della massa residua della stella, di un buco nero o di una stella di neutroni. 7. In meccanica quantistica, c. della funzione d’onda (v. funzione, nel sign. 7), il passaggio di un sistema microscopico da uno stato in cui una grandezza fisica del sistema può assumere valori diversi secondo una distribuzione di probabilità a uno stato in cui tale grandezza assume un valore definito: passaggio provocato da un qualunque processo di misura della grandezza in questione, che necessariamente interferisce col sistema che si vuole osservare.