colazione
colazióne (ant. o pop. colezióne) s. f. [dal lat. collatio -onis «il mettere insieme» (v. collazione), e nel lat. tardo «riunione, conversazione»: in origine infatti era il pasto che i monaci prendevano dopo la riunione della sera]. – Il primo, leggero pasto del mattino: far colazione; c. a caffè e latte; c. all’inglese, con tè, pane tostato, burro, marmellata, uova; c. alla forchetta, ant. a o in forchetta, con cibi solidi. Anche, il pasto del mezzogiorno, soprattutto se leggero, ma anche, spesso, il pranzo vero e proprio, detti talora seconda c. per distinguerli dalla prima c. del mattino: invitare a c.; una lauta c.; c. di lavoro, pranzo leggero e rapido che interrompe solo brevemente una riunione di lavoro e durante il quale spesso si continuano a trattare i problemi in discussione. Con l’uno o con l’altro senso l’ora di c., prima di c., dopo c., ordinare la c.; in partic., c. al sacco, pasto o merenda a base di cibi solidi portati con sé in campagna, in una gita, in una escursione, e sim. ◆ Dim. colazioncina, e più rari colazioncèlla, colazionétta; spreg. colazionùccia; accr. colazioncióna.