coffa
còffa s. f. [dall’arabo quffa «cesta», che è dal gr. κόϕινος (cfr. cofano); il sign. 2, per la forma a cesta fonda che in origine ebbe la coffa (anticam. detta gabbia) sui bastimenti]. – 1. ant. o region. Cesta, paniere di vimini, corbello. 2. Nelle navi a vela, piattaforma di vario tipo con balaustra via via ridottasi sino quasi a scomparire (sec. 19°), disposta prima all’estremità degli alberi a vela latina o quadra, e poi, con l’avvento degli alberi formati da più tronchi (sec. 16°), disposta quasi all’estremità del tronco maggiore e destinata a scopi diversi: sostenere gli alberi superiori, dare ancoraggio alle relative manovre fisse (sartie di gabbia), accogliere uomini per la manovra della velatura o per il turno di vedetta o come posto di combattimento. Nelle navi moderne a propulsione meccanica, è una piattaforma metallica, situata sull’albero di centro, generalmente per sostegno dell’antenna del radar, o sull’albero di prora (nelle navi con ponte di comando a poppa) come posto di vedetta; sulle navi militari, opportunamente protetta, era un tempo destinata alla direzione del tiro e anche a sostegno di armi leggere. 3. Attrezzo da pesca, sinon. di palangaro.