coesibile
agg. Che può tendere a una coesione effettiva. ◆ «Nella sostanza [Romano] Prodi ci ha dato ragione. Che ci sia uno snodo dove si coordinano le decisioni è sacrosanto» ribadisce Beppe Fioroni, che per Caserta ha coniato un neologismo: «L’Unione è coesibile, ci sono i presupposti perché sia coesa». (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 14 gennaio 2007, p. 3, Primo piano).
Derivato dall’agg. coeso con l’aggiunta del suffisso -ibile.