coefficiente
coefficiènte s. m. [comp. di co-1 e efficiente]. – 1. Causa che opera insieme con altre: in un tempo come il nostro in cui la pratica è il c. maggiore d’ogni successo (Palazzeschi). 2. a. In algebra, c. di un monomio, o di un polinomio, numero che moltiplica il monomio o il polinomio. b. Più in generale, nella matematica e nelle sue applicazioni, una grandezza, dimensionata o adimensionata, costante o dipendente da qualche variabile, o addirittura un numero puro che, operando matematicamente in un modo o nell’altro su una certa quantità A (per es. la misura di una grandezza) consenta di ottenere un’altra quantità B (c. di dilatazione termica, c. di assorbimento, ecc.); oppure che venga associata, secondo una legge determinata, a un certo ente per rappresentarne una proprietà, o a un certo fenomeno per descriverne una modalità (c. angolare di una retta, c. di torsione, ecc.). c. In logica matematica, c. di probabilità, la misura numerica della probabilità del verificarsi di un dato evento. d. In chimica, fattore numerico che indica, in una equazione chimica, il numero di moli di ciascuna specie che reagiscono o che si formano nel corso della reazione. 3. a. In economia: c. di esercizio, il rapporto tra le spese sostenute in un esercizio finanziario e gli introiti nel medesimo periodo; c. di circolazione, quello che, moltiplicato per la quantità fisica dei beni o delle monete, dà la quantità economica ossia il numero delle volte in cui la quantità fisica viene scambiata (per le monete è comunem. chiamato velocità di circolazione); c. di produzione, la quantità di ciascun fattore di produzione (natura, lavoro, capitale, capacità organizzativa) occorrente a produrre l’unità di un bene. b. Nell’ordinamento delle carriere degli impiegati dello stato (fino al 1965), si chiamava c. numerico, o semplicem. coefficiente, quella entità numerica (stabilita da apposite tabelle in relazione alla qualifica, alla carriera, all’anzianità, ecc.) che, moltiplicata per il numero fisso 3000, dava automaticamente l’ammontare lordo annuo dello stipendio. c. Nello sport, elemento, considerato con altri, per la determinazione e assegnazione di un punteggio (per es., nel pugilato, i c. dell’aggressività, dell’abilità, dell’efficacia, della difesa).