codecidere
(co-decidere), v. intr. Decidere insieme con altri, confrontandosi con altri. ◆ «Sono convinto che un ministero agricolo sia necessario perché la struttura del governo italiano deve essere simile a quella del governo europeo. La bozza di riforma dei consigli dei ministri comunitari prevede un rafforzamento di quello per gli Affari Generali, dell’Ecofin, dell’Agricoltura e della Pesca. E poi le ripeto: la politica agricola comune si fa a Bruxelles ed è importante avere le carte in regola per poter codecidere con gli altri Stati membri» [Paolo De Castro intervistato da Renzo Ruffelli]. (Corriere della sera, 6 giugno 1999, p. 16, Cronache) • Più che decidere, co-decidere quando è opportuno e comunque confrontarsi in modo costruttivo, magari con leale durezza, leader e partiti sono impegnati a «tenere la scena». Battuta per battuta, senza un minuto di pausa. Cumuli di «no» pregiudiziali e «sì» effimeri: tra le coalizioni e dentro le coalizioni. Quanti dissensi artificiosi, perfino bizzarri. (Dino Basili, Gazzetta del Sud, 19 marzo 2004, p. 18, Commenti) • La manovra bis insieme o subito dopo il Dpef. Molto dipenderà dai dati dell’autotassazione previsti per fine mese. Se saranno positivi si allenterà un po’ la tensione sulla manovrina di metà anno. Ma intanto il ministro dell’Economia dovrà co-decidere come fare il taglio del cuneo fiscale e contributivo. (Roberto Mania, Repubblica, 13 giugno 2006, p. 2).
Derivato dal v. tr. e intr. decidere con l’aggiunta del prefisso co-.
Già attestato nella Stampa del 25 febbraio 1992, p. 29, Economia (Sergio Devecchi).