coazione
coazióne s. f. [dal lat. coactio -onis, der. di cogĕre «costringere», part. pass. coactus]. – 1. Violenza morale o fisica fatta all’altrui volontà, in modo da togliere la libertà d’azione. 2. In psichiatria, fenomeno morboso caratterizzato dall’insorgenza di un pensiero o di un impulso ad agire, da cui il soggetto non riesce o fatica a liberarsi, pur giudicandoli futili o inconsistenti. In psicanalisi, c. a ripetere, la tendenza a ripristinare esperienze passate vissute dall’individuo come particolarmente gratificanti: si esprime nei fenomeni di regressione e di fissazione. 3. In meccanica, c. elastica, stato in cui può trovarsi un solido elastico nel quale, nonostante l’assenza di ogni sollecitazione esterna, si abbia una certa distribuzione interna di tensioni dovuta, per es., a vincoli, a connessioni forzate (come in un anello incompleto le cui estremità vengono avvicinate e poi saldate), a variazioni di temperatura, a fenomeni di presa e di indurimento, ecc.