coalizionale
agg. Che esprime l’appartenenza a una stessa coalizione politica. ◆ Massimo D’Alema ha sintetizzato la questione con una formula politologica: «Nel 2001 furono loro la vera “forza coalizionale”, e gli elettori la ripagarono. Stavolta la vera “forza coalizionale” siamo stati noi, i Ds». (Edmondo Berselli, Repubblica, 21 giugno 2004, p. 16, Commenti) • «Penso che la cultura socialista sia fondamentale per l’Ulivo. E vedo con simpatia e stima il coinvolgimento dei radicali nel centrosinistra. […] Anche in una logica proporzionale balorda come quella della nuova legge non bisogna smarrire lo spirito coalizionale. Che è quello che paga davvero in prospettiva» [Livia Turco intervistata da Paolo Conti]. (Corriere della sera, 16 novembre 2005, p. 9, Politica) • Per un [Massimo] D’Alema e un [Francesco] Rutelli decisamente schierati per il modello tedesco, ci sono una [Rosy] Bindi e un [Arturo] Parisi che invece accusano [Walter] Veltroni di voltafaccia: «Voglio un partito democratico a vocazione maggioritaria ma anche a vocazione coalizionale -- ha attaccato il ministro della famiglia --. La Dc aveva cura dei suoi alleati. Quando se li dimenticava le cose andavano male…». (Romina Velchi, Liberazione, 5 dicembre 2007, p. 4, Politica e Società).
Derivato dal s. f. coalizione con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.
Già attestato nella Repubblica del 21 agosto 1988, p. 8, Commenti (Gianfranco Pasquino).