Cnb
s. m. inv. Acronimo di Comitato nazionale di bioetica. ◆ Francesco D’Agostino, presidente del Cnb, ribatte a titolo personale: «Se l’autonomia del paziente consiste nel rinunciare ad una cura dico sì. Il più delle volte però le sue decisioni prese prima della malattia sono generiche e allora viene chiamato in causa il tutore». (Margherita De Bac, Corriere della sera, 30 giugno 2003, p. 16, Cronache) • Il presidente uscente, Francesco D’Agostino, […] si augura invece che «non venga vanificato l’enorme lavoro degli ultimi 4 anni, in cui sono stati prodotti ben 30 documenti su temi difficili, di frontiera, molti dei quali recepiti dal Parlamento». Perché tra gli scienziati, i medici, i filosofi, i giuristi che compongono il Comitato Nazionale di Bioetica, il Cnb, organismo istituito dalla presidenza del Consiglio all’inizio degli anni ’90, la preoccupazione c’è, ed è forte. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 7 giugno 2006, p. 16, Cronaca) • Analizzando il curriculum, le pubblicazioni, le interviste e le prese di posizione dei nuovi membri su questioni dirimenti come lo statuto dell’embrione e il controllo delle nascite, possiamo fondatamente attribuire al variegato mondo della bioetica cattolica ben 24 membri su 40: una maggioranza assoluta, schiacciante. […] A quella maggioranza assoluta va infatti aggiunto l’ex presidente della Corte costituzionale e attuale presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana, Francesco Paolo Casavola, professore di Diritto romano. Egli potrà esercitare la sua influente funzione di cattolico democratico e conciliante in qualità di nuovo presidente del Cnb. (Telmo Pievani, Stampa, 2 marzo 2007, p. 42, Società e Cultura).
Già attestato nella Repubblica del 28 febbraio 1995, p. 20, Cronaca.