cloruro
s. m. [der. di cloro, col suff. -uro2]. – In chimica, sale dell’acido cloridrico, composto risultante dalla combinazione del cloro con un metallo, un non metallo o un radicale di un acido organico (c. acido). I cloruri sono presenti in natura sotto forma di minerali o disciolti nelle acque (c. di sodio, che è il comune sale marino; c. di potassio; c. di magnesio, ecc.); sono prodotti in laboratorio i c. alchilici, fra cui il c. di etile, usato come anestetico locale perfrigerante. Sono largamente presenti anche nell’organismo umano, e soprattutto nel plasma; nel sangue e nei liquidi intra- ed extracellulari contribuiscono a mantenere l’equilibrio degli elettroliti e della pressione osmotica; vengono eliminati principalmente con l’urina e in minor misura col succo gastrico e col sudore, e il loro metabolismo è regolato da ormoni della corteccia surrenale.