cleromanzia
cleromanzìa s. f. [comp. del gr. κλῆρος «sorte» e -manzia]. – Pratica divinatoria risalente a età molto antiche e largamente rappresentata presso popoli primitivi e barbarici, nell’antica Grecia e nell’antica Roma: si fonda su segni provocati o scelti a caso (getto di dadi o di astragali; estrazione casuale di uno o più pezzetti di legno con iscritti i responsi da un gruppo preventivamente mescolato, ecc.); essendo basata sull’osservazione e sull’interpretazione di segni (diretta se il responso è scritto esplicitamente; indiretta se è letto secondo un codice), rientra fra le tecniche divinatorie induttive, delle quali costituisce una forma particolare, in quanto i segni significativi non si producono autonomamente, ma vengono provocati intenzionalmente.