clericale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo clericalis, der. di clerĭcus: v. chierico]. – 1. agg. Di chierico, del clero, ecclesiastico: abito c.; privilegi c.; l’ordine clericale. 2. a. Come sost., appartenente allo schieramento dei laici cattolici che, dopo la proclamazione del regno d’Italia e dopo l’occupazione di Roma, affiancarono attivamente la Santa Sede nella politica di protesta contro lo stato italiano, politica che ebbe fine solo nel 1919 con l’autorizzazione data da Benedetto XV ai cattolici di entrare nel Partito Popolare Italiano: la lotta dei c. per rivendicare i diritti della Santa Sede. Più genericam., il termine (usato soprattutto in tono polemico dagli avversarî, mentre i fautori di questa politica adoperano cattolico o, addirittura, cristiano) indica i sostenitori di una partecipazione determinante del clero e del laicato cattolico alla vita politica e al governo dello stato, con un programma ispirato ai principî e alle esigenze dell’autorità ecclesiastica: un c. intransigente e fanatico. b. Come agg., dei clericali, da clericale: partito c.; professare idee clericali. In parole composte, appartenenti soprattutto alla pubblicistica polemica, si abbrevia in clerico (clerico-monarchico, clerico-fascismo, clerico-laicismo, clerico-marxismo, ecc.). ◆ Avv., non com., clericalménte, al modo clericale o dei clericali: una famiglia educata clericalmente; mostrarsi clericalmente intransigente.