classico /'klas:iko/ [dal lat. classĭcus "appartenente alla prima classe dei cittadini", e, riferito a scrittori, "di prim'ordine"] (pl. m. -ci). - ■ agg. 1. [appartenente all'antichità greca e latina: pensiero c.; autori c.] ≈ ‖ antico, greco-romano. ⇓ greco, latino. ↔ moderno. 2. (estens.) [che può servire come modello di un genere, di un gusto, ecc.: un'opera c. del diritto] ≈ canonico. ‖ eccelso, eminente, fondamentale, sommo. 3. (fig.) a. [che può assumersi come tipo: Andrea è l'esempio c. dello sgobbone] ≈ canonico, caratteristico, da manuale, emblematico, esemplare, paradigmatico, tipico. ↔ anomalo, atipico, irregolare. b. [che si ispira a un modello di elegante sobrietà: un abito di taglio c.] ≈ tradizionale. ‖ elegante, fine, raffinato, sobrio. ↔ moderno. ‖ eccentrico, stravagante. 4. (mus.) [attributo che qualifica la musica dei grandi compositori della tradizione occidentale: la musica c.] ≈ ‖ colto. ⇓ da camera, lirico, sinfonico. ↔ leggero, pop, popolare. ■ s. m. [opera che riveste un'importanza fondamentale e viene considerata esemplare nel suo genere: i c. della letteratura italiana] ≈ capolavoro. ‖ modello, paradigma.