classe s. f. [dal lat. classis, di etimo incerto]. - 1. a. (soc.) [ciascuno dei raggruppamenti d'individui appartenenti alla medesima condizione sociale ed economica: c. operaia, borghese] ≈ ‖ ceto. ● Espressioni: classe dirigente ≈ élite, establishment; classe operaia ≈ proletariato. b. (estens.) [le persone che esercitano la stessa professione: la c. medica] ≈ categoria, ceto, corporazione. ↑ (spreg.) casta, lobby. ⇑ gruppo. 2. (biol.) [uno dei grandi raggruppamenti in cui vengono divisi gli animali e le piante: la c. dei mammiferi; la c. delle dicotiledoni] ≈ ⇑ phylum, [in botanica] divisione, [in zoologia] tipo. ⇓ ordine. 3. [insieme di cose simili o comunque affini: le c. dei verbi greci] ≈ categoria, gruppo, raggruppamento. 4. (trasp.) [divisione delle attrezzature e dei servizi in base alla qualità: vagone di seconda c.] ≈ ‖ categoria. 5. (milit.) [l'insieme dei soldati richiamati in uno stesso anno: la c. del 1972] ≈ leva, Ⓖ millesimo. 6. (educ.) a. [ognuno degli anni in cui si divide un curriculum di studi: frequentare la prima c.] ≈ ‖ corso. b. (estens.) [il luogo dove si svolgono le lezioni: una c. spaziosa] ≈ aula. 7. (fig.) [capacità di distinguersi per modi eleganti e raffinati, anche iron.: avere molta c.] ≈ distinzione, eleganza, finezza, raffinatezza, savoir faire, signorilità, stile. ↔ goffaggine, grossolanità, ineleganza, rozzezza, (non com.) zotichezza. ↑ volgarità. ▲ Locuz. prep.: di classe 1. [che dimostra eleganza e raffinatezza: una donna di c.] ≈ distinto, elegante, fine, raffinato, ricercato, signorile. ↔ grossolano, inelegante, rozzo, zotico. ↑ volgare. 2. [di qualità elevata: un medico di c.] ≈ eccellente, ottimo, straordinario. ↔ mediocre, modesto. ↑ da strapazzo, pessimo. 8. (sport.) [particolare abilità: un giocatore di gran c.] ≈ bravura, maestria, perizia, talento, valore. ↔ imperizia, incapacità.