clandestinizzato
p. pass. e agg. Costretto alla clandestinità. ◆ E come reagiranno i «veri» referendari? «Lanciando nuovi referendum, battendoci per i diritti civili, politici e umani. Cioè, come sempre, con il Partito radicale. Reagiremo subito per riconsegnare agli italiani la “seconda scheda”, quella del referendum abrogativo, caratteristica preziosa della Costituzione repubblicana. Non ci rassegnamo: imbavagliati e clandestinizzati, ripartiamo all’attacco» [Marco Pannella intervistato da Roberto Zuccolini]. (Corriere della sera, 21 aprile 1999, p. 9, Politica) • Sollievo, gioia, fine dell’oppressione silenziosa parallela per un lungo rapimento quasi clandestinizzato dal silenzio-stampa. Tutti contenti, ai piani alti della Repubblica. La liberazione dei tre ostaggi superstiti ancora prigionieri in Iraq diffonde respiri di sollievo tra un palazzo all’altro della capitale. (Giorgio Battistini, Corriere della sera, 9 giugno 2004, p. 10, Politica) • E Marco Cappato, che della sua [di Luca Coscioni] associazione era il segretario, racconta che il giorno prima di morire, Coscioni era intervenuto dal suo letto («ancora una volta clandestinizzato e censurato») al congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica. (Federica Re David, Messaggero, 21 febbraio 2006, p. 8, Politica).
Derivato dall’agg. clandestino con l’aggiunta del suffisso -izzato.
Già attestato nella Repubblica del 7 febbraio 1988, p. 18, Cronaca (Carlo Chianura).