cladodio
cladòdio s. m. [der. del gr. κλαδώδης «ramoso»; v. clado-]. – In botanica, fusto o ramo che, per insufficiente o mancato sviluppo o per precoce caduta delle foglie, assume le funzioni di queste, conservando la forma caulinare (come l’asparago) o assumendo una forma appiattita, di spatola (come nel fico d’India) o di lamina fogliare (detto allora fillocladio o cladofillo, come nel pungitopo).