ciurmare
v. tr. [dal fr. charmer, der. di charme, che è il lat. carmen «formula magica, incantesimo»]. – 1. non com. Ingannare, raggirare: s’è lasciato c. da quell’impostore. 2. ant. Rendere immune, per mezzo d’incantesimi o di bevande miracolose, dagli effetti del veleno, da pericoli o da altre stregonerie. 3. rifl., ant. Ubriacarsi: andiamo e meniallo alla taverna ...: egli si ciurmerà, e verracci troppo ben fatto poi (Boccaccio). ◆ Part. pass. ciurmato; come agg., ant., di persona che, per opera di arti magiche, si riteneva sicura da pericoli, da veleni e da malìe.