cioccolatista
s. m. e f. Amante e consumatore abituale di cioccolato. ◆ Siamo in paradiso per due ore, tra dolcissimi cremini belgi a copertura bianca (per noi, «scarsi»), dolci praline danesi con pasta di mandorle -- appena «sufficienti» -- e straordinarie opere d’arte di [Gino] Fabbri realizzate artigianalmente per Caffarel. Responso finale: in testa italiani e svizzeri. Noi abbiamo votato per i francesi, ma da cioccolatisti avremmo preferito le tavolette fondenti di cacao al cento per cento. (G. Pa., Stampa, 29 ottobre 2000, p. 43, In Città) • Pesanti i capi d’accusa pendenti sul cibo goloso più amato. Di tipo ambientale o salutistico: sfruttamento dei Paesi ex coloniali, schiavizzazioni, guasti della monocultura che devasta la biodiversità della foresta pluviale, cartelli che decidono i prezzi, multinazionali voraci e, infine anche l’infamante sospetto dello spaccio di stupefacenti. Sì perché il cioccolato può dare dipendenza ed esisterebbero addirittura i «cioccolatisti» e i «cioccotossici». (Pietro Pacchioni, Corriere della sera, 1° novembre 2006, p. 12, Cronache).
Derivato dal s. m. cioccolato con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Stampa del 4 aprile 1999, p. 13, Interno (Maria Laura Rodotà).