cinematografia
cinematografìa s. f. [der. di cinematografo]. – 1. a. Procedimento per la ripresa di immagini fotografiche, in rapida successione, di soggetti fermi o più spesso in movimento, e per la proiezione delle immagini stesse su uno schermo illuminato, in modo che l’occhio, grazie al fenomeno della persistenza dell’immagine sulla retina, ne abbia una visione continua e tale da simulare il movimento (il termine, ancora in uso nel suo sign. più generico e astratto, tende oggi ad essere quasi sempre sostituito dalla forma accorciata cinema). b. Con riferimento a partic. tecniche di ripresa e di realizzazione di un film: c. a colori, c. su schermo panoramico, c. in rilievo o tridimensionale o stereoscopica (v. stereocinematografia); c. veloce, metodo di ripresa, adottato soprattutto per scopi scientifici e didattici, consistente nell’effettuare riprese ad alta frequenza d’immagini al fine di proiettarle fortemente rallentate per analizzare così fenomeni di breve o di brevissima durata. 2. Il complesso delle attività industriali, artistiche, culturali e tecniche che concorrono alla produzione di pellicole cinematografiche. 3. L’insieme dei film prodotti in una data epoca (la c. prima dell’avvento del sonoro), in una determinata nazione (la c. russa, francese, ecc.) o nell’ambito di un settore particolare (c. didattica, scientifica, sportiva, ecc.).