cimatura
s. f. [der. di cimare]. – 1. L’operazione di cimare. In partic.: a. Taglio o strappamento della parte superiore di una pianta per limitarne lo sviluppo in altezza o per concentrarne i succhi nella parte che reca i frutti o i fiori; può essere operata anche lateralmente per aumentare l’esposizione alla luce della superficie fogliare. b. Operazione che fa parte dell’apparecchiatura dei tessuti di lana e consiste nell’asportare, mediante una cimatrice, le parti più prominenti della peluria in modo da ridurre questa tutta a uno stesso livello e dare al tessuto un aspetto uniforme. 2. Con sign. concr., le cime recise di piante erbacee, la peluria che si taglia dal panno cimandolo e sim. 3. Difetto di alberi e piante che si presentano privi di cima, terminanti a biforcazione e talvolta a candelabro, per essere stati danneggiati da animali o per effetto di potatura irrazionale. 4. Nell’industria del petrolio, operazione con la quale si separano dal petrolio greggio le frazioni più volatili, mediante distillazione frazionata a pressione atmosferica.